domenica 30 gennaio 2011

Non sparate sul leghista

Come nota a margine, un po' piu' leggera, volevamo porre l'attenzione sulla figura dell'Assessore alla Cultura ed Istruzione del nostro Comune e ci chiedavamo: quali sono state le caratteristiche che ne hanno determinato la scelta? Forse trascorsi in enti culturali, docenze in prestigiosi istituti cittadini, scrittura di libri, ancorché di storia locale, interessi per il teatro ed il suo mondo? Sinceramente leggendo il suo curriculum e, soprattutto, sentendolo parlare nelle riunioni pubbliche, ci sfugge un nesso logico con il suo ruolo.
Ecco, il dubbio che ci era sorto, si e' quindi palesato: l'incarico che gli e' stato assegnato e' il risultato di una spartizione politica ed a questo poveraccio gli e' capitata questa poltrona, rimasta vuota, assegnatagli in quota pro lega. Con tutta sincerità non ci sentiamo di infierire ulteriormente sul soggetto che ha già tutta la fatica di portare questa croce.

4 commenti:

  1. Non condivido l'impostazione di questo post perché attacca direttamente la persona e non le sue scelte e le sue proposte legate al referato che rappresenta come amministratore. Credo sia importante, in questi lunghi anni di progressivo diffuso degrado sociale dove destra, centrodestra e lega hanno portato l'intero paese, fare ogni sforzo per essere diversi. In primo luogo rispettosi di ogni persona per i suoi limiti e i suoi pregi che, tra l'altro, cambiano sulla base del sentire di colui che valuta.
    Sempre di questi tempi, già il fatto che un assessore s'impegni con sincerità, senza fini personali o interessi, vada considerato (e pensare che dovrebbe essere la norma...). Credo di poter dire che l'assessore in questione questa sincerità l' abbia e che, conscio dell'inesperienza verso le tematiche di competenza, ci metta impegno per cercare di fare le cose al meglio. (Facendo s'impara). Quindi, se di limiti si parla, direi che in questo suo sforzo è poco aiutato/consigliato dai suoi colleghi.
    Tornando a noi, sono convinto che sia meglio analizzare le azioni promosse da assessore e giunta e lì, su quelle, fare crescere la discussione. Così magari, nello scambio di opinioni, qualche cosa s'impara.
    Ad esempio, si potrebbe parlare dell'ultima mostra fatta a Tarcento a un pittore olandese (organizzata dal comune), o altro dove cose da dire d'interesse sociale e politico ce ne sarebbero molte.

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  2. sono proprio contento di questo commento, perche' palesa in un certo senso l'equivoco politico che si vive in italia (con la i miniscola).
    1-Se questo soggetto avesse un'etica politica, ma anche economico-sociale, non doveva accettare tale compito. La logica della spartizione delle poltrone senza le competenze e' un tumore che ha attaccato la nostra societa'.
    2-I ruoli devono essere occupati da persone competenti e non basta piu' essere dei volenterosi. Del resto devono essere spesi soldi pubblici e si devono indirizzare delle scelte che non possono essere lasciate al caso sia per la carenza di fondi cronica sia per gli effetti che queste avranno sul territorio funzionali allo sviluppo.
    3-Non capire che mettere uno od un altro in determinati posti, dimostra che non c'e' piu' una visione strutturata ma piuttosto e' una visione dell'intorno raffazzonata e piegata a delle logiche di poverta' intellettiva. La competizione per un posto del genere dovrebbe essere ad esempio fra una persona che spinge di piu' su materie letterarie ed artistiche, rispetto ad un'altra che preferisce piu' attivita' di tipo scientifico e tecnologico. Qui, la sfida sembra invece essere sull'ultimo congiuntivo sbagliato per imporre la poverta'.
    4-Poi, quando si hanno dei soggetti che non sono adeguati al ruolo, di cosa si vuole parlare? Di quali mirabolanti attivita'? Basta vedere il volantino che hanno mandato per le case e le attivita' che ha dichiarato di voler fare...

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  3. Sui quattro punti ritengo che pochi al mondo possano essere contrari, ma di fatto la realtà (non solo italiana) non è proprio così. Oggi ancora di più si è allargata la distanza tra ciò che il buon senso indica e ciò che accade. Dire delle ragioni perché questo accade è cosa lunga, diciamo che deriva direttamente dai modelli di comportamento sociale proposti negli ultimi vent'anni (post edonismo reganiano - berlusconismo) ai quali, non va dimenticato, la crisi della tenuta economica del consumismo. Basti ragionare che una grande fetta della nostra industria oggi si basa sul traffico delle telefonate.
    Tornando a noi, basta guardasi attorno senza andare distante per vedere chi fa chi e chi fa cosa, chiedendoci come hanno fatto ad essere lì. Infine segnalo questo libro: "Manuale del leccaculo", autore Richard Stengel - Fazi Editore - 2004. Sottotitolo: Teoria e storia di un'arte sottile. Incipit: probabilmente è stato Satana il primo adulatore della storia, ma certo oggi l'uomo non è secondo a nessuno.
    Certamente non ho risposto politicamente alle domande, forse non saprei farlo, ma mi piace divagare oltre e agganciare pensieri che ci portano dentro conoscenze più profonde. Alla prossima.

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