Si legge su vari testi che Tarcento era una rinomata stazione elioterapica, soprattutto prima della seconda guerra mondiale. Ed ora?
La citta' dell'acqua e del fuoco, diventera' anche la citta' del termovalorizzatore?
Non siamo contro il progresso, anzi, ma le modalita' con cui questa amministrazione porta avanti le sue azioni e' davvero irritante anche per la scarsa considerazione dell'intelligenza della controparte.
Nessun impianto e' ad emissioni zero, come molti cercano di far credere e' quindi cruciale capire i perche' ed i come certe opere vengono create. Dove vengono posizionate, per gli impatti che possono avere sulla viabilita' e sulle risorse naturali.
Ci sono molti posti in Friuli decisamente piu' depressi economicamente e meno belli dal punto di vista paesaggistico: c'e' davvero bisogno di questo tipo struttura nella nostra cittadina?
Lo sviluppo di Tarcento si puo' esplicare in piu' maniere, e' importante capire quanto importante sia questo termovalorizzatore nel quadro complessivo della programmazione. Ma c'e' una programmazione?
domenica 28 giugno 2009
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