domenica 22 luglio 2012

Sportcrazia, lavoro e tessera del pane

(Questo è un post che pubblico "in ritardo" per varie ragioni. Spero che comunque se ne possa apprezzare il significato intrinseco)



Ricordo quando Tollis al finire del mandato elettorale precedente, inveiva ed argomentava contro l’eccessiva invadenza delle attività sportive a discapito dello spazio dedicato alla cultura, sia nelle spese di investimento comunali (palestre, campi di varie discipline eccetera) che sulle scelte rispetto al tempo scolastico e tempo libero dei ragazzini.



Per quanto mi riguarda, quello che mi ha sempre preoccupato è che la gente possa fare sport attivo piuttosto che andare a vedere altri giocare e che le strutture pubbliche risultino utilizzate da tutti e non usate da pochi “eletti” e gestite in modo troppo familistico (non sto nemmeno a ricordare che quando ero più giovane e facevo gare podistiche, non ci veniva permesso nemmeno entrare a fare qualche giro di pista al Toffoletti se non eri “accompagnato” da un amico degli amici che era parente di… e non voglio fare nomi).



Al momento non so neanche se per i ragazzi e le persone non inquadrate in qualche società sportiva, ci siano degli spazi comuni e liberi per sfogarsi.



Quando l’altro giorno, però, mi è arrivato addirittura un SMS sul cellulare che mi avvisava che c’erano a disposizione le “figurine e l’album dei giocatori delle squadre del territorio” sono trasecolato. Mandare quegli Sms costa soldi pubblici ed il servizio non nasceva (credo e spero) per pubblicizzare un evento talmente sciocco. E’ chiaro che per una questione di vanità e forse di sponsorizzazioni alle società sportive va bene un’azione del genere, ma a mio avviso è una cosa completamente fuori dai compiti di una amministrazione comunale.



A meno che, tramite quest’attività, non ci sia la possibilità di aumentare il proprio consenso politico, che però viene fatto con i soldi dei contribuenti e ciò non va per niente bene.



Poi vieni a sapere che intorno alle società sportive del Tarcentino, ma soprattutto della squadra di calcio Tarcentina, gira tutta una struttura di consensi elettorali e visto che alcune persone che frequentano la società lavorano anche per il Comune, non vorrei che si creasse un meccanismo della tessera della società sportiva, come una moderna “tessera del pane”. Del resto con il nuovo regolamento di affidamento diretto (senza gara d’appalto) fino a 40 mila euro (+ I.V.A.) non è più necessario fare una gara per assegnare un lavoro a chi si desidera.



E il Sindaco Cossa si permette di offendere l’umiltà e il lavoro manuale fatto dal sottoscritto che di “tessere del pane” non ne ha mai sottoscritte (vedere la risposta che mi da a questo post).



Ed ecco che facilmente si passa dalla democrazia (parola di cui molti si riempiono la bocca) alla “Sportcrazia” con buona pace dell’assessore alla Cultura Tollis.



Andrea Meneghetti

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