sabato 4 agosto 2012

Perchè a Tarcento...

Perchè a Tarcento,

di ‘sti periodi,

è tutto un calar di brache!



Sarà l'estate che porta frivolezza

o una società senza criterio

ma la promiscuità degli interessi

che in questa cittadina si osservano,

rendono la disillusione reale.



Istituzioni religiose che hanno oramai abbandonato i fedeli,

si fanno sentire per la conquista delle agognate posizioni,

tacendo però la deriva morale della cittadinanza.



Istituzioni civili spogliate dello spirito volontario,

confondono i ruoli clientelari con gli obiettivi pubblici,

trovando nelle loro azioni possibilità di mercéde, vantaggio o futura utilità.



E i singoli che potrebbero esprimere il lor pensiero,

preferiscono adeguarsi alle altrui scelte

nascondendosi o godendo dei poveri frutti personali ricavati.



A coloro che con uno slancio di dignità,

non hanno accettano la circostanza,

è fatto in qualche modo sapere che è meglio lo facciano con rassegnazione.



Non rimane che attestare,

che a Tarcento di ‘sti periodi,

è tutto un calar di brache!





< Se conclusioni si possono trarre, mi sembra si debba dire che dobbiamo conoscere molto di più sulle "norme" che quotidianamente regolano la vita economica (e sociale, NdR) corrente a tutti i livelli e come queste si pongono in rapporto al diritto ufficiale. > testo tratto da Costituzione fascista e governo dell'economia: alcuni riscontri in Friuli.

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