Perchè a Tarcento,
di ‘sti periodi,
è tutto un calar di brache!
Sarà l'estate che porta frivolezza
o una società senza criterio
ma la promiscuità degli interessi
che in questa cittadina si osservano,
rendono la disillusione reale.
Istituzioni religiose che hanno oramai abbandonato i fedeli,
si fanno sentire per la conquista delle agognate posizioni,
tacendo però la deriva morale della cittadinanza.
Istituzioni civili spogliate dello spirito volontario,
confondono i ruoli clientelari con gli obiettivi pubblici,
trovando nelle loro azioni possibilità di mercéde, vantaggio o futura utilità.
E i singoli che potrebbero esprimere il lor pensiero,
preferiscono adeguarsi alle altrui scelte
nascondendosi o godendo dei poveri frutti personali ricavati.
A coloro che con uno slancio di dignità,
non hanno accettano la circostanza,
è fatto in qualche modo sapere che è meglio lo facciano con rassegnazione.
Non rimane che attestare,
che a Tarcento di ‘sti periodi,
è tutto un calar di brache!
< Se conclusioni si possono trarre, mi sembra si debba dire che dobbiamo conoscere molto di più sulle "norme" che quotidianamente regolano la vita economica (e sociale, NdR) corrente a tutti i livelli e come queste si pongono in rapporto al diritto ufficiale. > testo tratto da Costituzione fascista e governo dell'economia: alcuni riscontri in Friuli.
sabato 4 agosto 2012
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